Il vaso Diamond Pot ha alla base della sua produzione una raffinata lavorazione del materiale di cui è costituito: l’ HDPE riciclato.
Il polietilene ad alta densità, altrimenti detto HDPE, è un polimero termoplastico atossico ricavato dal petrolio e viene comunemente riciclato. Possiede un’alta forza specifica e può sopportare temperature molto elevate fino a da 110° a 230° continuativamente. Viene utilizzato in moltissime applicazioni, alcune delle quali implicano il contatto con alimenti, cosa possibile grazie all’atossicità di questo materiale. I manufatti realizzati utilizzando HDPE riciclato da post-consumo hanno un’ottima stabilità dimensionale e sono utilizzabili senza problemi di fragilità e rotture.
Il processo di produzione del Diamond Pot parte da una bobina di HDPE. Una macchina termoformatrice ne delinea le pareti interne (coni chiusi) ed esterne (coni aperti). Dopo essere stata termoformata, la bobina viene incanalata in un’area di ventilazione e viene raffreddata. Raggiunto il giusto grado di raffreddamento una macchina sezionatrice provvederà ad effettuare i tagli, che saranno di varie dimensioni, a seconda delle misure richieste per la produzione di vasi di vari litraggi. Le basi del Diamond Pot sono invece realizzate per iniezione di plastica in stampi di alluminio. Rispetto ai tradizionali stampi in acciaio, l’alluminio offre, oltre a un risparmio sui costi fino al 30%, una migliore velocità di lavorazione, con minori tempi di consegna, un’ottima conducibilità termica, che permette un tempo ciclo di stampaggio minore.
Diamond Pot è, quindi, un contenitore ecologico, che grazie alla sua riciclabilità e alla sua tipologia di produzione, tutela la salvaguardia dell’ambiente evitando inutili sprechi e consumi eccessivi.